Turismo e terremoto, l’Anci: “Troppa disinformazione”
PERUGIA – Fa il punto della situazione post sisma il presidente di Anci Umbria Francesco De Rebotti, in apertura dell’Assemblea dei Comuni tenutasi in mattinata alla presenza di alcuni parlamentari eletti in Umbria (Nadia Ginetti, Valeria Cardinali, Tiziana Ciprini, Pietro Laffranco Filippo Gallinella), del presidente di Anci Umbria PRO.CIV Emiliano Belmonte e dell’architetto Alfiero Moretti, dirigente per la protezione civile della Regione Umbria. Sul fronte dei Comuni sono emerse forti preoccupazioni per l’impatto che gli eventi sismici stanno producendo sull’economia locale, in particolare sul comparto turistico. Si rileva su tutto il territorio un fortissimo danno causato dal fatto che la percezione, diffusa dai mezzi di comunicazione, è quella di una regione ugualmente e uniformemente colpita e pericolosa.
Al riguardo si rende necessario da parte di tutte le istituzioni una forte azione mirata, sia a chiarire la situazione reale che alla promozione del patrimonio artistico e naturale di tutto il territorio umbro. Si condivide la scelta fatta dal Commissario straordinario di concentrare le risorse stanziate, 8 miliardi di euro, in favore dei Comuni maggiormente colpiti, fermo restando che ci saranno delle risorse specifiche per affrontare i danni in tutti gli altri Comuni che, saranno attribuiti all’evento sismico, dopo attenta valutazione.
Inoltre, di fondamentale importanza è l’urgente necessità della previsione di agevolazioni economiche e procedurali per la messa a norma degli edifici pubblici, soprattutto dei plessi scolastici. Per intervenire sull’edilizia scolastica sarebbe necessario che l’impegno di risorse in questo ambito non sia solo escluso dal Patto di Stabilità, ma che vengano contestualmente individuate delle soluzioni nella Legge di Bilancio per poter superare i limiti di indebitamento della spesa corrente dei Comuni (indagini diagnostiche). Per quanto riguarda i beni culturali, imprescindibili dal modello di turismo in Umbria, la Regione ha fatto presente che pur riconoscendo le esigenze dei Comuni, è necessario trovare un compromesso tra la tutela del bene e la sicurezza delle persone, chiedendo anche maggiore elasticità alle Sovrintendenze.
Altro tema dibattuto, quello della viabilità, affrontato da due punti di vista principali, il primo relativo al potenziamento della viabilità secondaria, che in alcune zone si rende necessario in caso di problemi sull’arteria principale, come anche di recente accaduto in Valnerina e, in seconda istanza, ma non meno importante è la questione relativa alla manutenzione di tutte le strade e cioè l’individuazione di specifiche risorse, affinché l’alto costo di questi interventi non rientri nella manutenzione ordinaria e quindi nella spesa corrente. I parlamentari intervenuti hanno confermato di aver sostenuto la gran parte delle problematiche evidenziate e si sono impegnati già nella prossima approvazione della Legge di Bilancio, a continuare a sollecitare il Governo perché vengano individuate sia le risorse che le modalità di utilizzo.