Turismo, proposta di legge regionale di Fiorini e Mancini (Lega): “Potenziare l’offerta ricettiva della Regione Umbria”
PERUGIA – Case sugli alberi, botti di legno e grotte naturali per potenziare e diversificare l’offerta ricettiva della Regione Umbria. Il capogruppo Lega, Emanuele Fiorini e il consigliere regionale, Valerio Mancini, hanno presentato una proposta di legge regionale che mira ad ampliare il novero delle strutture ricettive turistiche previste dalla LR 10 luglio 2017 n.8 (Legislazione turistica regionale).
In particolare, nell’ambito delle strutture extralberghiere, si intende introdurre “un’ulteriore tipologia costituita dalle strutture in ambienti naturali, intendendosi per tali le attività ricettive in edifici o manufatti aventi particolari aspetti costruttivi e collocati in ambienti naturali del paesaggio umbro, con capacità non superiore a otto posti letto e non riconducibili ad una delle tipologie ricettive già disciplinata dalla medesima legge”.
Nello specifico, possono costituire strutture ricettive in ambienti naturali: le case sugli alberi (alloggi collocati in posizione sopraelevata dal suolo nell’ambito di contesti arborei di alto fusto), le botti (alloggi realizzati all’interno di botti in legno) e le grotte (alloggi realizzati in cavità naturali).
“Chiaramente – spiega Fiorini – la progettazione architettonica, ambientale e paesaggistica, le caratteristiche costruttive e i materiali usati per le strutture ricettive in ambienti naturali dovranno essere compatibili e adattabili con l’ambiente nel quale sono collocate. E’ necessario valorizzare il potenziale turistico della nostra regione – prosegue il consigliere regionale – in conformità a quanto previsto dall’articolo 2 della legge regionale n. 8 del 2017, che riconosce al turismo un ruolo strategico per lo sviluppo economico ed occupazionale, nonché per la crescita culturale e sociale dell’Umbria. Quello che si intende introdurre con la presente proposta di legge è un modello di ricettività, già presente in altri Paesi e in altre regioni italiane, che garantisce una fruizione turistica del tutto originale e sostenibile del patrimonio territoriale. Una forma di ospitalità – conclude il leghista – che contribuirà a valorizzare soprattutto quelle aree dell’Umbria di grande pregio paesaggistico e naturalistico”.