Umbertide, l’assessore regionale Barberini presenta il Piano sociale
UMBERTIDE – Tocca Umbertide il tour dell’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, impegnato nella presentazione del Piano sociale. La platea degli ascoltatori questa volta era quella dei Comuni della zona sociale 1, dei soggetti interessati alla programmazione sociale territoriale. L’iniziativa, alla quale hanno partecipato anche la Usl Umbria 1, le cooperative sociali, le associazioni di volontariato, i patronati e le organizzazioni sindacali, è stata promossa con il fine di sottoporre all’attenzione dell’assessore Barberini le problematiche sociali emergenti nel territorio ed avanzare osservazioni, suggerimenti e proposte da inserire nella nuova programmazione sociale regionale.
Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale Barberini che ha illustrato le principali novità del Piano sociale regionale, un piano che risponde alle mutate esigenze di una società che invecchia (gli ultra 65enni in Umbria hanno superato il 24%) e che vede nascere sempre meno bambini (nel 2015 sono avvenuti meno di 5.000 parti, dato che ci riporta al 1918). “E’ questa la vera sfida del Piano sociale regionale”, ha detto l’assessore Barberini, ricordando però anche il ricco patrimonio sociale di cui la Regione dispone e da cui si può partire per definire nuovi servizi rispondenti ai nuovi bisogni. “Abbiamo messo la persona con le sue necessità al centro del Piano e abbiamo introdotto un nuovo strumento di misurazione, Siso, per determinare i livelli di sostegno e di bisogno. – ha spiegato l’assessore Barberini – Un piano che funzionerà se avrà gambe su cui poggiarsi e per questo la Regione ha deciso di non tagliare le risorse in bilancio destinate al sociale, a cui si aggiungono i 55 milioni messi a disposizione dal Fondo sociale europeo, oltre alla decisione del Governo centrale di tornare a stanziare risorse per il welfare”. Resta invece invariata la divisione della Regione in 12 Zone sociali, “a dimostrazione – ha detto Barberini – dell’attenzione ai territori e alle loro specificità”.