Umbria, mai così pochi figli. Decrescita dei residenti ma si vive piu’ a lungo.
Non ci sono significativi cambiamenti rispetto all’anno precedente . Semmai si puo’ parlare di totale assensa di inversioni di tendenza e questo preoccupa non poco. Il 2019 è stato per l’Umbria un anno nel quale le tendenze demografiche risultano in linea con quelle espresse negli anni recenti. Bassi livelli di fecondità, la popolazione residente prosegue il suo trend di diminuzione, il ricambio della popolazione sempre piu’ compromesso e un contributo alla natalità arriva da donne straniere. Una notizia positiva, comunque, c ‘ è tra i tanti dati negativi emersi dal rapporto demografico annuale dell’Istat : nel 2019 l’Umbria si conferma come una delle regioni dove si vive piu’ a lungo. Il primato regionale tra gli uomini compete, infatti, alla Provincia di Trento ( 82,2 anni) e all’ Umbria ( 81,9 anni ). Anche per le donne Trento e l’Umbria rappresentano i territori piu’ favorevoli per la sopravvivenza , grazie ad una vita media che per Trento è di 86,6 anni e per l’Umbria di poco inferiore. L’Umbria resta una regione dove si può invecchiare bene senza poter sperare in un vero ricambio generazionale. La prima conclusione di questi dati è che nella nostra regione molti giovani rinviano la scelta di avere figli, preferiscono emigrare in altre regioni per trovare un lavoro soddisfacente e ormai sono pochissime le persone che si spostano dal resto del paese per venire in Umbria. Così la popolazione cala rapidamente, i giovani se ne vanno e il cuore verde dell’Italia rischia un vero e proprio blocco generazionale. Certo non sono una novità questi cali demografici, è un trend che si trascina da diversi anni e che quest’anno ha inquietato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’Italia è il paese piu’ vecchio del mondo dopo il Giappone, con una speranza di vita che è arrivata a 85,3 anni per le donne e a 81 anni per gli uomini, mentre di contro il tasso di natalità è tra i piu’ bassi del mondo, 1,29 figli per donna. Se l’Italia è il pease piu’ vecchio d’Europa, l’ Umbria è la regione piu’ vecchia d’ Italia. Anche nella nostra regione , come nel resto del paese, un quinto dei bambini nati aveva madre straniera. Con un quadro di questo tipo sarà difficile guardare al futuro con ottimismo.