Un nuovo piano regolatore in arrivo per rendere la città più green
ORVIETO – Con l’adozione della variante parziale al piano regolatore strutturale ed operativo che ha superato le delibere approvate dall’Assemblea legislativa del 2014, il quartiere La Svolta ad Orvieto potrebbe cambiare i connotati e orientarsi più verso una condizione green. Con una minore quantità di cemento, più terreni agricoli, un palazzetto dello sport e una zona commerciale a servizio dell’abitato, le caratteristiche del quartiere muteranno, con una riduzione dello spazio dedicato alle zone residenziali e un incremento delle aree agricole. Un’operazione che consente di recuperare oltre 340mila metri quadrati di suolo con lo scopo di riqualificare e valorizzare un nucleo privo di identità, sviluppato in maniera spontanea e caotica dopo l’urbanizzazione iniziata nei primi anni Cinquanta. “C’è bisogno di una nuova immagine urbana – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Floriano Custolino – di un sistema di spazi pubblici in grado di riqualificare l’intero quartiere, e di una nuova arteria esterna al centro abitato che incanali il traffico pesante e il traffico della Statale 71 su tale viabilità, lasciando la dritta della piscina come strada accessoria al quartiere, tutto questo serve a ricucire il tessuto urbano”. Nel dettaglio, i cambiamenti che verranno messi in atto permetteranno la realizzazione di una zona commerciale che rispetto a quella approvata nel Prg del 2014 è stata ridotta di circa 1.800 mq e la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport a completamento degli impianti sportivi della zona. “Non abbiamo cancellato le previsioni prevenute dalla precedente amministrazione – puntualizza il sindaco Giuseppe Germani – anzi ne abbiamo fatto tesoro riproponendo in alcuni settori le medesime previsioni, modificandole alla luce di mutamenti normativi e ai parere di altri enti. Entro l’autunno speriamo di chiudere il primo stralcio della Complanare che snellirà notevolmente i flussi all’interno dei quartieri di Ciconia e La Svolta. La crisi degli ultimi anni, dal 2007 si è propagata. Oggi ci giungono notizie di nuovi insediamenti al Fanello. Gli atti che andiamo ad assumere sono nella massima trasparenza – aggiunge Germani –. Ringrazio i consiglieri di maggioranza che in questi mesi hanno seguito le pratiche garantendo la presenza in commissione”. Insomma con questo nuovo piano regolatore sembra si sia tornati al passato quando si lasciava più spazio alle zone agricole, meno alle costruzioni, facilitando così una razionalizzazione e mettendo più ordine negli insediamenti.