Una nuova App per vivere un’esperienza emozionale nei musei

TERNI – Nel contesto dell’esperienza di Museomix al Caos, è stata creata una app al Caos per poter immergersi nei musei della città vivendo un’esperienza multisensoriale, visiva, tattile e uditiva, come se si trattasse di un viaggio dal passato al presente o viceversa. E così nella sezione preromana del Museo archeologico di Terni, i corredi vascolari, i monili e gli utensili per la tessitura, arredo delle sepolture di donne della Necropoli delle Acciaierie (sec. XtI-VHI a.C.) e dell’ex Poligrafico Alterocca (sec. Vili-VI a.C.) e di S.Pietro in Campo (VII-VI a.C.) rivelano usi e tradizioni artigianali femminili, negli oggetti conservati oltre l’usura del tempo: i pani di argilla cruda, le fuseruole, i rocchetti. Manila Cruciani nella guida Nera Nahar afferma: «Poi avvertiamo il movimento delle mani deciso quando sgrassano la lana con un pane di argilla cruda, morbido quando le fuseruole e i rocchetti avvolgono il filo, accondiscendente quando il telaio disegna la trama. I listelli di ferro incernierati su cui sopravvivono tracce di tessuto: dentro è confinato quello che rimane del volto di un’altra, un tempo sottratta a sguardi giudicati indiscreti da un copricapo o da una maschera allusiva a un presunto ruolo di preminenza. Rimaniamo incollate – continua  la Cruciani – di fronte al corredo miniaturizzato della sua bambina, all’anforetta che nel motivo a spirali, riproduce la vitalità dei suoi pochi anni». E la cosa ancora più straordinaria è che questi oggetti artigianali possono dialogare con un passato di Terni più recente, con lo Jutificio Centurini e il Lanificio Gruber, fabbriche “moderne” che si presentano con un tasso di manodopera femminile prevalente.

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