Vertenza Umbria, i sindacati avviano il confronto con i politici
Sono iniziati gli incontri di Cgil Cisl e Uil sulla “vertenza Umbria” con le forze politiche. L’obiettivo che il sindacato si pone è quello di mettere al centro della discussione del confronto della nostra regione il valore del lavoro. Un valore del lavoro sempre più compresso da una crisi devastante.
Rimettere al centro i valori del lavoro significa dare una risposta di prospettiva alla vertenza Ast Thyssen, su cui è intervenuto anche Papa Francesco, alla crisi della fascia appenninica con al centro la Antonio Merloni e nella quale il 12 ottobre 630 lavoratori si aggiungono all’infinita lista dei 51mila disoccupati umbri, e alle oltre 165 vertenze aperte nella nostra regione, con particolare riferimento alle difficoltà croniche dell’edilizia e alle problematiche sempre più rilevanti del settore alimentare.
Dopo il proficuo incontro di sabato scorso con il Cardinale Gualtiero Bassetti, ieri mattina i segretari regionali di Cgil Cisl e Uil, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini hanno iniziato gli incontri con le forze politiche regionali incontrando una delegazione del Psi, formata dal Segretario Regionale Aldo Potenza e dal capogruppo regionale Massimo Buconi.
La delegazione del Psi ha convenuto sugli obiettivi fondamentali posti dal sindacato umbro e sull’esigenza di costruire iniziative e strumenti che rilancino e difendano l’occupazione e lo sviluppo nella nostra regione.
Gli incontri proseguiranno in maniera incalzante nei prossimi giorni: il 17 è previsto l’incontro con la Presidente della Regione Catiuscia Marini e dal nostro punto di vista consideriamo importante l’incontro che il Presidente della commissione lavoro (insieme alla Commissione nel suo complesso) della Camera dei Deputati, On. Cesare Damiano avrà il 15 settembre con tutte le forze sociali sulla situazione della regione in generale ed in particolare sulla vertenza Ast e su quella dell’Antonio Merloni.
Questi incontri sono finalizzati a modificare profondamente le politiche economiche e sociali e a costruire risposte alla grave situazione economica e sociale che la nostra regione attraversa, rimettendo al centro per l’Umbria il lavoro e i suoi diritti.